Chi manipola, afferma che non ha senso conoscere i motivi di una guerra, perché questo equivarrebbe a giustificarla. No, questo equivarrebbe a capire e a prospettare soluzioni diplomatiche. Ma chi mistifica non vuole si trovino soluzioni. Dunque, teniamoci la propaganda hollywoodiana, teniamoci l’aumento delle spese militari fino al 2% del PIL, subiamo la retorica di
Sara Reginella, psicologa e autrice di un reportage di guerra dal Donbass, racconta al DiariodelWeb.it la realtà che ha visto sul campo e che non ci viene raccontata. La narrazione della guerra che ci racconta quotidianamente la grande stampa parla di un Vladimir Putin invasore e di un’Ucraina che resiste. Un’interpretazione manicheistica, che però non
Se raccontare parte di una storia che è stata occultata per otto anni significa, per l’opinione pubblica, stare dalla parte del “male”, continuare a ignorarla ci mette automaticamente dalla parte del “bene”? Mi chiedo come si possa arrivare a una soluzione del conflitto, che urge ed è necessaria, con un vuoto mnestico di così tanti
Sara Reginella, psicologa e autrice di “Donbass: la guerra fantasma nel cuore dell’Europa” ripercorre con l’AntiDiplomatico e Radio Orlando di Gavino Piga le vicende e le ragioni dietro l’operazione bellica russa in corso in Ucraina. “La popolazione del Donbass soffre da 8 anni. La Russia è intervenuta in difesa di quel territorio contro l’espansionismo Nato che con
Aprendo diversi giornali online, ieri, ho visto la foto di una bambina con fucile e lecca lecca, utilizzata dai media occidentali come cosiddetta “icona della resistenza dei bambini di Kiev”. Vorrei ricordare che una bambina o un bambino soldato non rappresentano un’icona, ma il fallimento di una società che arma il popolo e non risparmia
Link all’intervista su CCTV I meccanismi di propaganda si basano su esagerazione, deformazione e occultamento di notizie. Parallelamente, la semplificazione ha il sopravvento sulla complessità, mentre la ripetizione di uno stesso concetto, basato sull’odio di un nemico, contribuisce ad attivare quelle emozioni che interferiscono con la razionalità. Dobbiamo tenerne conto quando leggiamo una notizia, da