Ricordo perfettamente i primi mesi dell’estate 2014, quando i bombardamenti aerei contro il Donbass venivano censurati in tutto il mondo occidentale. Nessuno ne parlava, nessuno. Sono dovuta andare in quelle terre, per ascoltare le testimonianze drammatiche dei civili e capire che la guerra esisteva veramente.
Lo spiego nel mio libro e da anni ripeto che per non essere manipolati dobbiamo confrontare le fonti, ascoltare CNN come Russia Today e creare un nostro pensiero indipendente.
Ma da questa mattina, la democratica Europa ha bloccato i media russi, perché?
Forse perché non vogliono che vediate quello che è stato fatto al Donbass in otto anni di guerra? Forse perché non vogliono sappiate da quanto tempo dura una guerra che vede fronteggiarsi da un lato l’esercito ucraino con anche i suoi battaglioni neonazisti e dall’altro i combattenti delle autoproclamatesi Repubbliche Popolari del Donbass? Forse perché non vogliono sappiate che il Donbass è già una terra distrutta dai bombardamenti e che durante il golpe di Maidan, a istigare la piazza c’erano i politici occidentali, mentre tra la folla sventolavano le bandiere neonaziste rosso nere di Pravy Sektor? Quelle stesse bandiere che oggi sventolano indisturbate accanto alle bandiere arcobaleno, durante le manifestazioni per la cosiddetta pace. O forse perché non vogliono che capiate come questa sia l’ennesima guerra legata all’esportazione di “democrazia”?
Continueranno a gonfiarci di odio, spegneranno le nostre menti affinché possiamo appoggiare una guerra contro la Federazione Russa, di cui si occultano la complessità e i reali motivi di innesco, sfociati nella recente escalation.
Ascoltate la puntata su ByoBlu: insieme a me, Demostenenes Floros, analista geopolitico.
Ripeto: nelle scorse settimane, rispetto alle numerose richieste della Russia di cessare l’accerchiamento della NATO verso est, in Ucraina sono state mandate altre armi. E se la Federazione Russa fosse andata a “piantare” missili sui confini degli Stati Uniti, sarebbe stato accettabile?
Tutti vogliamo la pace, ma la pace vera si basa sulla ricerca della verità e per conoscere la verità abbiamo bisogno di entrambi i punti di vista. Senza la dialettica, moriremo prima di morire, e a quel punto, vivi o morti, non farà più alcuna differenza.