Nell’attività di sensibilizzazione sul conflitto ucraino, condotta in questi otto anni, sono venuta a contatto con numerose realtà militanti, in prima linea in battaglie contro le ingiustizie sociali.
Oggi, la sfida è che queste stesse realtà si uniscano realmente nella resistenza a una classe politica cinica e snob, disinteressata alla tutela dei diritti della popolazione.
Altra sfida è che nuovi cittadini e più donne prendano parte a questa battaglia, certa del fatto che non possa esserci nessun reale cambiamento e nessuna conquista in assenza di un fronte unito e privi dell’apporto di più donne coinvolte nell’attività politica e nell’impegno civile.
Per questo motivo colgo l’occasione per ringraziare, in particolare, le infaticabili Valentina Vallesi, Marianella Fioravanti e Katia Albini, cui va tutta la mia stima e la mia gratitudine per l’impegno profuso nella lotta al bene comune.
Resistere è dunque possibile e per questo ci stiamo battendo, per un fronte unito che parta dalle periferie, dai luoghi di frontiera e da quegli spazi troppo spesso dimenticati da una politica elitaria, che non ha a cuore né la democrazia né la pace né la cura della marginalità.
Grazie quindi ad Anti-imperialist Front, CARC e Partito Comunista per l’evento organizzato sabato, a San Benedetto del Tronto, sul tema della pace e del conflitto ucraino.
Grazie anche ai pescatori dell’Associazione Pescatori Sanbenedettesi per averci accolto gratuitamente nella propria sede sullo splendido porto dell’Adriatico, tra reti, pescherecci, gabbiani e un salvifico odore di mare.
Con:
Valentina Vallesi – Anti Imperialist Front
Emanuele Lepore – Partito dei Carc
Jacopo Giordani – Partito Comunista